Il nove Marzo a Palazzo Chigi si riunirà la giuria per l'assegnazione del Premio Penna d'Oro

Il Premio più prestigioso della Repubblica Italiana

Istituito alla memoria di Giovanni Papini rappresenta il riconoscimento ufficiale dello Stato Italiano a giornalisti e scrittori che hanno dato lustro al nostro Paese.

Il Premio Penna d'oro, istituito nel 1957, giunto quest’anno alla sua LXIVI edizione, in memoria di Giovanni Papini, è stata assegnata nel passato a Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda, Giuseppe Prezzolini, Alberto Moravia, Ugo Spirito, Riccardo Bacchelli, Mario Soldati, e recentemente a Paolo Mieli ed Eugenio Scalfari, solo per citare alcuni esponenti del lungo palmares.

Il Decreto del Presidente del Consiglio del 12 febbraio 2014 “Istituzione del premio «Penna d'oro» ha ripristinato lo storico premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha annoverato tra i vincitori gli esponenti più insigni della vita culturale italiana. La giuria, presieduta da Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, è composta da Luigi Contu, Andrea Vianello, Fabiano Fabiani, Antonio Macaluso e Luigi Vicinanza.

La storia del Premio inizia con le deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 28 aprile 1954, del 10 gennaio 1958, del 1° ottobre 1960 e del 2 dicembre 1960 e finalmente con il Decreto del Presidente del Consiglio del 15 dicembre 1960, a firma di Fanfani si sancisce la continuità storica. Così recita l’articolo 1 : “sono annualmente conferiti dal Presidente del Consiglio il Premio “Penna d’oro” ad uno scrittore che abbia particolarmente onorato la cultura italiana e il Premio “Libro d’oro” ad un editore che abbia contribuito a diffondere la cultura tra il popolo”.

Il premio nella storia: nel 1957 fu assegnato alla memoria a Giovanni Papini, nel 1958 a Giuseppe Ungaretti, nel 1959 a Emilio Cecchi, nel 1960 a Bruno Nardi, nel 1961 a Giacomo Devoto, nel 1962 a Riccardo Bacchelli, nel 1963 a Beniamino Segre, nel 1964 a Gustavo del Vecchio, nel 1965 a Bonaventura Tecchi ( alla memoria ), nel 1966 ad Aldo Palazzeschi, nel 1967 a Gaspare Ambrosini, nel 1968 a Marino Moretti, nel 1969 a Ugo Spirito, nel 1970 Carlo Emilio Gadda, nel 1971 a Ignazio Silone, nel 1972 ad Arturo Carlo Jemolo, nel 1973 a Giuseppe Prezzolini, nel 1974 a Mario Praz, nel 1975 a Carlo Betocchi, nel 1976 a Nicola Abbagnano, nel 1977a Sergio Solmi, nel 1978 a Libero Bigiaretti, nel 1979 a Lalla Romano, nel 1980 a Mario Soldati, nel 1981 a Mario Luzi, nel 1982 a Giorgio Bassani, nel 1983 a Leonida Repaci, nel 1984 a Maria Bellonci, nel 1985 a Cesare Musatti, nel 1986 ad Alberto Moravia, nel 1987 ad Attilio Bertolucci, nel 1988 a Vasco Pratolini, nel 1989 a Fedele D’amico, nel 1990 a Giovanni Macchia, nel 1991 a Lidia Storoni Mazzolani, nel 1992 a Mario Rigoni Stern, nel 1993 a Giancarlo Vigorelli e nel 1994 a Piero Bigongiari.

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