Ciampi gli consegnò la medaglia al merito in occasione della visita al Quirinale della Fondazione Premio Ischia

Monica Maggioni nominata Presidente della Rai

Premio Ischia come inviata di guerra in Iraq nel 2003

Monica Maggioni è il nuovo Presidente della Rai.Premiata da Gianni Letta ad Ischia insieme alle altre colleghe inviate in Iraq nel 2003, allora era inviata del tgUno, Monica Maggioni ha iniziato la sua carriera come conduttrice di Uno Mattina, sino a dirigere Rai News24.Una carriera all'interno dell'Azienda televisiva di stato.Nella foto Carlo Azelio Ciampi e le inviate di guerra in Iraq.Ciampi consegno nel 2003 le onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana alle giornaliste italiane inviate in Iraq, tra queste c'è anche Monica Maggioni .La consegna avvenne in occasione della visita dei premiati e della giuria del Premio Ischia Internazionale di Giornalismo nel 2003.La giuria del Premio attribuì un riconoscimento speciale a tutte le inviate di guerra in Iraq.Riportiamo il discorso dell'allora Presidente della Repubblica che si svolse al Quirinale nella sala degli Specchi:"Sono lieto di ricevervi anche quest’anno; dispiaciuto di non aver potuto assistere allagiornata della premiazione; grato, per l’invito che mi rivolgete di poter essere con voi il prossimo anno, per quelle che saranno le nozze d’argento del Premio. È un traguardo significativo, mi auguro di poter accettare l’invito,le incognite,come potete capire, sono tante. Sapete anche quanto mi faccia piacere tornare ad Ischia, tornare nel Golfo di Napoli, in luoghi che mi sono particolarmente cari. Sono lieto, avendo ascoltato i nomi dei premiati, di vedere qui volti conosciuti, e volti giovani;persone,tra i premiati e non,coloro che fanno parte della giuria, a cui mi legano antichi rapporti e consuetudini di lavoro e anche altri che ho soltanto avuto modo di vedere, prima di oggi, in televisione, o di cui ho apprezzato l’attività svolta in altri campi dell’informazione.Tra loro, voglio menzionare le giornaliste televisive a cui ho avuto il piacere di conferire recentemente una onorificenza della Repubblica (ad alcune di loro la consegnerò oggi) per come hanno adempiuto il difficile compito di raccontarci,giorno per giorno, gli eventi della guerra in Irak. Alcune di loro sono ancora là, ancora impegnate a raccontarci fatti di guerriglia, di terrorismo, quel terrorismo insensato che ha fatto purtroppo vittime anche illustri, che avevano in mente soltanto pensieri di pace. L’augurio di tutti è che l’Irak ritrovi al più presto un clima di pace, di riconciliazione, di progresso.Il fatto che vi siano sul posto militari e civili italiani, che stanno svolgendo il loro lavoro con un impegno che fa loro onore, con l’animo di chi vuole aiutare un popolo a risorgere nella libertà e nella democrazia, accresce la nostra preoccupazione, e la nostra attenzione costante agli eventi di laggiù. È un pensiero che mi accompagnerà anche nelle giornate che trascorrerò, a partire dalla prossima settimana, negli Stati Uniti. La mia convinzione è che sarà tanto più facile portare avanti l’opera di ricostruzione materiale e morale dell’Iraq, quanto più largo sarà l’ambito delle responsabilità della società internazionale, a cominciare dalle Nazioni Unite.

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