Massimo Bordin

Premio alla memoria Radio Radicale per l’impegno sociale

L'ex direttore Massimo Bordin

Radio Radicale ha introdotto importanti innovazioni nel panorama informativo italiano: la rassegna stampa dei giornali, i “filidiretti” con gli ospiti politici, i programmi di interviste per strada e le trasmissioni per le comunità immigrate in Italia.

Nell'estate del 1986, quando l'emittente rischiò la chiusura definitiva per mancanza di finanziamenti, i suoi centralini registrarono le migliaia di telefonate che, mandate in onda senza filtri, diedero origine all'iniziativa di Radio Parolaccia, uno spazio in cui gli ascoltatori potevano esternare le proprie opinioni sugli argomenti più vari: emerse un volto dell'Italia fino ad allora sconosciuto a tutti i mezzi di informazione. La famosa non-stop fu interrotta dopo un mese per ordine della magistratura. Il 14 agosto il sostituto procuratore Pietro Saviotti firmò un decreto di sequestrodelle segreterie telefoniche perché durante le telefonate gli ascoltatori avrebbero commesso delitti come vilipendio delle istituzioniapologia del fascismo. Dopo due mesi «il Parlamento fu spinto a intervenire per salvare l'emittente, estendendo alle radio il finanziamento pubblico all'editoria di partito, e costringendo Radio Radicale a divenire organo di partito (fino ad allora non lo era) per poter sopravvivere, invece di assegnare alla radio un contributo per il servizio pubblico svolto»[3]. L'iniziativa delle telefonate libere fu replicata nel 1991 e nel 1993, quando sempre per salvarsi da una possibile chiusura fu riattivata la segreteria telefonica.

Per prima, infine, Radio Radicale ha dato vita a un sito internet di informazione basato esclusivamente su contenuti audiovisivi, ampliando non solo la fruibilità delle trasmissioni fino a quel momento solo radiofoniche, ma aprendo a tutti gli utenti della rete il più grande archivio della democrazia italiana, che a oggi conta più di 250.000 registrazioni audiovideo, tra cui oltre 19.000 sedute dal parlamento, 6.700 processi giudiziari, 19.300 interviste e 4.400 convegni.

Secondi i dati Eurisko, Radio Radicale ha di media più di 300.000 ascoltatori nel giorno medio e 1.470.000 a settimana.

«Il successo di Radio Radicale - ha affermato in più occasioni Marco Pannella- è che è radio di partito, di un partito laico e libertario, di una laicità e un laicismo vissuti in accordo con la democrazia, mentre in Italia tutta la comunicazione è al di fuori della regola democratica».

Nel dicembre 2008Radio Radicale ha ricevuto da Italia Oggiil premio come "miglior emittente radiofonica specializzata

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