Paolo Graldi

Premio Ischia alla carriera

Paolo Graldi è nato a Bologna il 27 maggio 1942. Ha iniziato giovanissimo a scrivere per alcune testate locali per poi trasferirsi a Roma: sei anni come “abusivo” (oggi si direbbe “precario”) a Paese Sera, autentica nave scuola, aperta a molti giovani, nel ’75 Piero Ottone lo chiama al Corriere della Sera dove resterà per vent’anni, dapprima cronista giudiziario, poi inviato speciale e da ultimo capo dell’Edizione romana del quotidiano di via Solverino.

Da inviato speciale segue tutti i principali fatti di mafia e di terrorismo in Italia e all’estero di quegli anni. Vice direttore con Sergio Zavoli al Mattino di Napoli è nominato direttore dalla Fondazione Banco di Napoli nell’ottobre del ’94 e rimane al timone del quotidiano di via Chiatamone fino al 2001 quando viene chiamato dall’editore Franco Gaetano Caltagirone alla direzione de Il Messaggero per tre anni, quindi ricopre l’incarico di direttore editoriale. Oggi è editorialista del gruppo: scrive per il Messaggero, il Mattino e Il Gazzettino di Venezia.

Per la Tv ha collaborato a quasi tutte le trasmissioni di Enzo Biagi, caporedattore con Sergio Zavoli per la realizzazione de “La notte della Repubblica” e “Viaggio intorno all’uomo”. Ha firmato per Raiuno l’inchiesta in venti puntate “Io e il fumo”, “Io e il telefono”, “Io e il Cibo” e numerose inchieste per “Scatola aperta”.

Ha firmato la sceneggiatura di alcuni film per la tv, tra i quali “Il caso Lafarge”, “il caso Stawinsky”, “Ladri e quadri”. Per Rai Parlamento ha condotto per tre anni “Parole in gioco”. Per La7 ha firmato la serie biennale di “Effetto domino, tutto fa economia”. Numerose le trasmissioni radiofoniche dirette e condotte per la Rai.

Da cinque anni è presidente della Scuola Superiore di Giornalismo presso la Università Internazionale Luiss di Roma.

Ha vinto tra gli altri Il premio Scanno, Premio Città di Roma, Premio città di Milano. Vive e lavora a Roma, ama  Ferrari nella Formula Uno.

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