Il Premio Ischia per il “giornalismo dei diritti umani” è stato assegnato a Zina Hamu
Zina Salim Hamu, 22 anni, è un IDP Yazidi (rifugiata) di Shingal, una città del Kurdistan iracheno. È fotografa, studentessa di giornalismo, premiata con il “Young Leader” per il 2018 e ambasciatore dell'organizzazione umanitaria francese Aide Humanitaire et Journalisme. Zina si è dedicata a ritrarre la storia degli Yazidi attraverso il fotogiornalismo. Dopo aver assistito personalmente al genocidio mentre le ragazze yazide venivano rapite o uccise dall'ISIS, e i bambini Yazidi erano rinchiusi in prigionia e in seguito addestrati a diventare terroristi dell'ISIS, Zina è diventata la portatrice di questa storia alla comunità internazionale. Nel 2014 Zina è stata sfollata dall'ISIS ed è fuggita nel campo di Khanke nella regione del Kurdistan, in Iraq. Nel 2015, le è stata data l'opportunità di prendere parte al progetto di tecniche fotografiche per potenziare le ragazze Yazidi, avviate da Shayda Hessami, esperta di empowerment delle donne, e sostenuto dall'UNICEF. Nel 2017, su invito del ministro della Difesa italiano, Zina, che ha superato con successo l'intensa attività di formazione, ha inaugurato una mostra fotografica di giornalismo nel museo MAXXI di Roma. Questa mostra racconta la storia e la realtà degli yazidi che vivono nel campo. La mostra è stata anche esposta in Iraq, Italia e Lituania. La storia di Zina è stata pubblicata su Reuters, giornale AGE, rivista POLKA, CNN, YallaIraq, Agenzia ANSA e National Geographic.
Zina Salim Hamu è studentessa alla LCC International University di Klaipeda, in Lituania, dove ha ricevuto una borsa di studio del Medio Oriente per seguire la sua formazione in Comunicazione e Giornalismo. È inoltre membro di Humanitarian Aids and Journalism Organization per l'empowerment delle donne e programmi per l'uguaglianza di genere.