Il post del Sottosegretario all'editoria e Presidente di Giura Vito Crimi
Lei è Simonetta Agnello Hornby, giurista e scrittrice. È a lei che, insieme ai membri della giuria che ho l'onore di presiedere, abbiamo deciso di assegnare il premio Penna d'Oro 2018.
Il premio è stato istituito nel 1957 in memoria del poeta e saggista Giovanni Papini. Dal 1960, con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è divenuto un riconoscimento ufficiale della Repubblica Italiana, destinato a "coloro che hanno onorato la cultura italiana nelle lettere e nelle discipline morali". Negli anni il Premio è stato conferito a celebri esponenti della letteratura italiana come Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Carlo Emilio Gadda, Ignazio Silone, Mario Soldati, Alberto Moravia. Lo scorso anno il premio è stato assegnato a Piero Angela.
Simonetta Agnello Hornby è riuscita a dare vita e sentimenti alle sue opere. I personaggi, sopratutto femminili, creati dalla sua penna sono forti, determinati ed insieme capaci di emozioni intense e coinvolgenti. Proprio come lei, donna ricca di talento, portatrice di tradizione e nel contempo esploratrice di luoghi e culture diverse.
Ha dedicato il suo primo best seller, "La Mennulara", alla British Airways. Sì, proprio la compagnia aerea britannica, che le permetteva di unire i suoi luoghi di nascita, l'Italia, e di elezione, l'Inghilterra, nella quale ha acquisito cittadinanza.
Abbiamo deciso di assegnare questo Premio ad una donna che ha saputo accompagnare il genio e il cuore italiano nel mondo inserendosi in una consolidata tradizione. È tuttavia riduttivo celebrare soltanto la scrittrice ed avvocata. È nostro dovere ricordare anche la donna che si è spesa per difendere con passione e generosità i diritti dei minori, e non ultima la civile battaglia condotta con ferma determinazione per i diritti dei portatori di handicap.
Il riconoscimento viene assegnato su proposta della Fondazione "Premio Ischia - Giuseppe Valentino", che ringrazio per la preziosa collaborazione. La giuria, da me presieduta, è composta dal prof. Claudio Marazzini (Presidente dell'Accademia della Crusca), Emma Dante (drammaturga, attrice e regista teatrale), Fabrizio Salini (Amministratore Delegato Rai) e Giorgia Abeltino (Direttrice Generale Public Policy Google Cultural Institute).
“Simonetta Agnello Hornby – si legge nelle motivazioni della giuria - è una scrittrice di grande talento, perché le sue opere, belle e significative, sono ricche di vita e di sentimenti. I personaggi creati dalla sua penna, soprattutto quelli femminili, appaiono forti, determinati e insieme capaci di emozioni intense e coinvolgenti, proprio come lei, donna ricca di talento, portatrice di tradizione, nel contempo esploratrice di luoghi e culture diverse.”
Negli oltre 60 anni della sua storia, questo prestigioso Premio è stato riconosciuto soltanto a due donne (la prima, nel 1991, è stata Lidia Storoni Mazzolani). Sarà dunque per me un onore ancor più grande dare un segnale importante conferendo il riconoscimento a Simonetta Agnello Hornby.
Il Premio sarà consegnato il 17 dicembre alle ore 16.00, nella sala Koch del Senato della Repubblica.